Per iniziare bene il 2010!

Anche questo 2009 è ormai finito per lasciare il passo a quello che si spera sia un fantastico 2010 [beh almeno io spero sia meno oberato di lavoro -_-].. Purtroppo mi sono persa una miriade di film ç_ç perciò non mi sento proprio in grado [ma non lo farei nemmeno li avessi visti tutti] di stilare una qualsia lista di "film dell' anno"; quella che voglio proporvi è piuttosto una serie di consigli [si spera buoni :)] per iniziare con energia un nuovo anno!


Partiamo subito con 3 film che non doveve proprio perdervi per nessun motivo al mondo:


In primis il bellissimo Gran Torino, ultimo capolavoro del grandissimo Clint Eastwood: per me senza dubbio la miglior pellicola dell' anno! Una regia splendida e sapiente, condita di una bella fotografia, ci prende per mano e ci accompagna in una storia agrodolce, dove l' ironia tagliente e cattiva del nostro anti-eroe Kowalski diventa fattore di profonda riflessione, fino a giungere ad un finale drammaticamente dovuto, dove finalmente il protagonista può trovare il riscatto che cercava, lasciandoci in un limbo di vittoria e sconfitta. Un film leggero come una piuma ma dalla carica emotiva fortissima, una carezza con la forza di un pugno.
Per riprenderci subito dopo dalle lacrime versate è bene approdare sul simpaticissomo I Love Radio Rock! una pellicola divertente, piacevole e coinvolgente, che non ci fa distrarre e si lascia guardare con estremo piacere, merito anche della bella e ricercata colonna sonora e delle ottime prove degli attori che ci regalano dei personaggi meravigliosi. Una bella commedia, che nella sua semplicità riesce ad essere estremamente intelligente e ad affrontare con sapiente leggerezza e freschezza temi importanti come la libertà d' espressione e la voglia di vivere.
In fine, ma non per importanza, non dimentichiamoci [ma soprattutto non perdiamoci] l' ultima fatica tarantiniana Bastardi senza Gloria! Un film che va visto tutto d' un fiato, perchè mentre te lo guardi esplode come una bomba sprigionando un' energia fortissima che ti coinvolge inchiodandoti alla sedia fino alla fine. Inutile dire di più, le sensazoni forti si vivano solo sulla pelle. imperdibile ;)

Ecco poi una serie di pellicole che ho molto apprezzato, per un motivo o per l' altro, e che ci tengo a vaolrizzare ancora uan volta:



Si parte con il delicatissimo viaggio sentimentale del piccolo Max Nel Paese delle Creature Selvagge, dove veniamo investiti dalla forza senza confini della sua fantasia che ci trasporta in un mondo colorato e divertente, ma allo stesso tempo insidioso e mutevole, proprio come i sentimenti delle persone. Una pellicola dalla fortissima componente sentimentale, ma di una bellezza visiva straordinaria. Da gustare con la mente di un bambino, completamente libera da ogni preconcetto :)
Si passa poi ad un film dalle tematiche sicuramente più adulte e cupe: Watchmen. In un mondo completamente allo sbando e sull' orlo di una guerra nucleare, gli unici che possono salvarci sono proprio una squadra di eroi mascherati chiamati Watchman, non fosse che la maggior parte di loro a abbandonato la maschera per darsi ad una vita comoda e borghese.. l' unico in grado di riunirli è Rorschach, un "eroe" che di eroico on ha nulla se non la sua moralità distorta e incorruttibile. Una pellica di grande impatto che ci propone una storia dalle tinte estremamente forti, peccato per il rallentamente estremo a metà film, che fortunatamente, però, recupera sul finale. Da vedere con una bella dose di pop corn e coca cola!
Torniamo su lidi [alieni] più leggeri con il divertente Planet 51 che ci allieta con una storia tutto sommato semplicissima, ma che grazie al ribaltamento delle parti riesce a dare un tocco di vera simpatia al tutto. Nel complesso un film molto divertente, di sicuro intrattenimento e godibilissimo da tutte le fasce d' età: a partire ovviamente dai bambini, fino ad arrivare ai più grandi per cui non può non risultare un film a suo modo fine e ben curato, divertente non solo per le battute più esplicite, ma anche e soprattutto per la miriade di citazioni cinematografiche di cui è letteralmente disseminato. Cogliete la scusa di farlo vedere ai vostri parenti bimbi e non perdetevelo nemmeno voi :D
In ultimo per una serata senza impegno fra amici mi sembra giusto citare il recente L' uomo che fissa le capre: una pellicola fine, composto da un' ironia sottile e divertente fa grandemente sorridere di gusto grazie ad un mix perfetto di battute, situazioni al limite dell' assurdo, personaggi fantastici quali Clooney con il ciuffo emo-punk e uno splendido Kevin Spacey dalle faccie micidiali, e il fatto che per tutto il tempo Lyn non fa altro che ripetere a Bob (Ewan McGregor) che è il nuovo guerriero Jedi.. situazione che più ci penso più mi fa scompisciare XD Certo non sarà il film più intrigante dell' anno, ma la sua scanzonata semplicità e il suo non prendersi sul serio fino in fondo gli danno un tocco di sincerità che lo rende davvero un buon film.


..Ma non dimentichiamoci del mio genere preferito: l' horror! di gran lunga sono state maggiori le uscite di film che è già tanto definire "pessimi", ma per fortuna qualcosa si è salvato..



Iniziamo subito con quella che è senza dubbio la pellicola migliore del genere uscita quest' anno: Drag me to Hell!! Il grandissimo Sam Raimi ritorna sullo schermo con quello che sicuramente è il genere che più gli si addice regalandoci un film che non può non coinvolgerci dall' inizio alla fine! una sapiente regia che riesce a caricare i soliti clichè del genere di rinnovato interesse, e che fonde con una maestria incredibile momenti di vero terrore a scene di assoluto trash e grasse risate, il tutto mantenendo sempre una dignità altissima. Un grande film, assolutamente da non perdere!

Da segnalare anche la buona prima prova dell' esordiente Bryan Bertino che proprio all' inizio dell' anno è uscito nelle sale con The Strangers. Il film inizia a rilento, ma dopo la prima mezz'ora, con l'arrivo dei tre serial killer, lo scenario cambia radicalmente: un susseguirsi di situazioni angoscianti e inquietanti condite da un'azzeccata colonna sonora ci accompagnano per tutta la durata del film rendendo l'attesa della comparsa in scena dei tre folli davvero angosciante, anche perchè le reazioni dei due fidanzati sono molto realistiche; la prova dei due protagonisti è infatti molto buona specialmente quella di Liv Tyler che riesce ad avvicinarci molto al suo personaggio. The Strangers forse incappa in errori stilistici che si potevano facilmente evitare, ma come scritto sopra per essere un primo film il regista non ha nulla da rammaricarsi. Perfetto per una serata fra amici all' insegna di brividi facili :)
In fine è assolutamente imperdibile il bellissimo Lasciami Entrare. Carico delle fredde e dure atmosfere nordiche, questa pellicola in realtà non è certo un "horror convenzionale", anzi da questo ambiente prende solo il protagonista "vampiro" per poi distaccarsi completamente e coinvolgerci in quella che in realtà è una profonda e drammatica storia di sentimenti, crescita e disagio sociale. Proprio per questo motivo l' azione e gli effetti speciali vengono tralasciati a favore della ricerca dell' impatto emotivo tramite un lento raccontarsi attraverso gli occhi del piccolo (e bravissimo) Oskar, e una splendida parte tecnica; una ricerca che trova a pieno il suo compimento chiudendosi con un finale a dir poco struggente.

E adesso quattro brevi rubrichette:

-Ripescaggio dal passato-




Essendomi riscoperta una vera e propria amante del genere trash non posso che andare a ripescare due (o meglio dire 3) film degnissimi di questo titolo!
I primi i due sono i componenti del progetto Grindhouse: A prova di morte, del grandissimo Tarantino, e Planet Terror del fedele compagno di avventure Rodriguez. Il primo è ovviamente caratterizzato da una storia assurda nettamente divisa in due parti, collegata dalla bellissima e miticissima presenza del grande Kurt Russel XD Bella la prima parte per quanto riguarda la ricercatezza scanzonata delle immagini che ci regalano ottime sequenze; tecnica che nella seconda parte lascia il passo ad il ritmo più scattante di un bell' inseguimento adrenalinico in macchina con tanto di degna scazzottata finale! il tutto condito ovviamente da una gran bella colonna sonora e dialoghi sempre micidiali.. inzomma puro stile Tarantino!
Nel secondo film ci troviamo catapultati in un mondo invaso da zombie puro b-movie style che spargono sangue e budella un po' in ogni dove, dove gli unici in grado di fermarli sembrano essere il misterioso Wray, la sua ragazza Cerry con al posto di una gamba un bastone di legno (e poi un mitragliatore XD!!) e un' austera dottoressa dalle tendenze lesbiche e con le mani fuori uso colpa degli anestetici :DDD, ma per farlo dovranno battersi persino contro il governo, finendo per far esplodere un po' tutto e pargendo più sangue e budella perfino degli zombie.. un vero e proprio splatterone trashone XD assicurate le grasse risate!!
Il terzo film ripescato è Slither di James Gunn: una pellicola ricca di citazioni (la Cosa, la Notte dei morti viventi..) che volutamente si prende in giro e diverte lo spettatore mantenendo comunque una sua dignità.
La storia resta negli standard del genere (invasione aliena e controllo delle menti) proponendo però delle idee interessanti; ma soprattutto una carrellata senza fine di scene da scompiscio completo XDDDD troppe le situazioni volutamente assurde condite da battute divertenti che non possono non farci amare questo film! imperdibili per gli amanti del genere e per chi sa farsi due genuine risate anche davanti all' orripilanza :D


-Menzione speciale-






Una pellicola che merita sicuramente una visione anche se secondo me un po’ troppo pretenziosa, probabilmente da intendere più come opera visiva (bellissimo tutto l’ aspetto tecnico come luci, inquadrature e colori, che va a comporre una serie di sequenze che sembrano quasi quadri in movimento) viaggio nel dolore che porta alla follia e nella lotta fra i sessi; come film purtroppo perde man mano che ci si va avanti gran parte del senso e la trama si fa labile e fumosa, lasciandoci davanti ad un finale gravemetne menomato [e non solo perchè la Gainsbourg si tagliuzza le parti intime..]
Destinato probabilmente ad essere ricordato più per le reazioni della critica che per altro..


-Da scansare con cura-


Molti anche quest' anno le pellicole da scartare o dimenticare. In primo piano come sempre una carrellata di pseudo horror che in effetti risultano terrificanti, ma non per i motivi che speravano i registi: primo fra tutti Il mai nato, pellicola di una banalità assoluta: un susseguirsi di cliché triti e ritriti vanno a susseguirsi in maniera maldestra per tutta la durata del film, portandoci in maniera quasi mai logica da una situazione assurda all’ altra trovando il suo apice nel cane dalla testa girata al contrario (°_°). Sugli effetti speciali e la realizzazione tecnica è meglio stendere una coperta cerata (un velo potrebbe essere troppo poco) neanche tanto pietosa; sugli attori invece ci sarebbe da dire moltissimo, ma mi limito a chiedere: Gary Oldman perché sei sceso così in basso?; seguono praticamente allo stesso pari Imago mortis, dalla realizzazione altremodo fumosa (e non solo perché la luce è quasi del tutto assente, rendendoci a volte impossibile capire cosa stà succedendo) ed incoerente (un mescolone continuo di visioni, flashback, sogni e immagini a caso..) che passando per mille cliché ed espedienti tipici, ci porta ad un finale assolutamente scontato ed illogico; e Il respiro del Diavolo, un film (?) caratterizzato da riprese e fotografia veramente dilettantesche, musica messa a caso, un bambino a dir poco antipatico e che oltretutto non sa neanche lontanamente recitare, soluzioni che ci portano a capire cosa succederà per tutto il resto del film dopo neanche 5 minuti e un mirabolante finale in cui il povero Josh Holloway (per quale arcano motivo hai scelto di fare questo film °_°??) è costretto a combattere con poltergeist, lupi demoniaci, fantasmi e la fatidica accetta volante che sembra dotata di vita propria.. ma il regista era andato a farsi un panino mentre giravano il film?


-Cocenti delusioni-


Per quanto molti di voi diranno "Beh ma che cavolo ti aspettavi??" per me la più grossa delusione è stata sicuramente Uomini che odiano le donne ç_ç partendo dall' ovvio presupposto che ho letteralmente adorato i libri originali è chiaro che non potevo aspettarmi di riscontrare in questa pellicola, sapendo oltretutto in partenza che era nata come film tv, un capolavoro.. purtroppo quello che ci troviamo di fronte non è solo scarso, ma proprio pessimo nonostante la storia originale fornisca tutto quello che è necessario per creare un film veramente bello. La storia è rimescolata in modo veramente troppo sbrigativo, facendo piombare Mikael da un’ indizio all’ altro meglio che nelle cacce al tesoro per bambini, non approfondendo nemmeno un pochino i vari legami affettivi dei personaggi, ne tantomeno la figura di Blomkovist, che da uno dei protagonisti scala in netto secondo posto.. Bella soltanto Noomi Rapace (Lisbeth Salander) che interpreta il suo personaggio in maniera magistrale.
Secondo schiaffo in faccia me lo ha sicuramente dato il tanto atteso Harry Potter e il Principe Mezzosangue: Yates, che aveva fatto un ottimo lavoro col precedente film, non riesce a bissare e ci propone una pellicola non scadente, ma piuttosto scarsa. Tecnicamente niete da eccepire, belle le atmosfere “cupe e tempestose” e gli effetti speciali davvero spettacolari. Purtroppo però la storia originale, necessaria al fine della comprensione della storia, è stata spogliata completamente di qual si voglia senso logico e informazione interessante a favore di stupidi siparietti amorosi di dubbio gusto (peraltro del tutto inesistenti nell’ originale) che ci accompagnano con fastidiosa melassa fino alla fine..
A questo proposito “notevole” la completa assenza di personaggi fondamentali come Draco, Piton e tutta la parte in cui si parla delle misteriose origini di Voldemort, storia sulla quale in realtà dovrebbbe essere improntato tutto questo capitolo; per non parlare del colpo di scena finale a cui in totale viene riservato un massimo di un minuto, quando invece è fattore di un completo sconvolgimento nella vita di molti personaggi, primo fra tutti il protagonista. Tristissimo ò_ò
Non dimentichiamoci infine nemmeno di Angeli e Demoni! non mi aspettavo proprio nulla nulla da questo film, ma nonostante questo è riuscito cmq a deludermi °_° una pellicola veramente scarsa la cui sceneggiatura sembra portata non ad orchestrare gli intrighi ma a pubblicizzare la Lancia Delta -_- i personaggi sono talmente marginali che sembrano essere tutti di livello secondario per non parlare di Langdon la cui inutilità ai fini della trama è quasi sconvolgente, tanto che alla fine è più facile che ti ricordi di lui non come protagonista ma come piccola comparsa.. In sostanza un filmettino veramente ino che non è buono nemmeno come thriller d’ intrattenimento, peggio persino del precedente Il codice Da Vinci..


***


E adesso facciamo un po' di spazio a delle buone letture e a qualche consiglio da seguire per non incappare in altre piuttosto pessime:

-Pubblicazioni recenti-



Partiamo subito con una recente e piacevolissima lettura: La Maledetta dello spagnolo Marc Pastor. Un astuto poliziesco che mescola con sapienza invenzione letteraria e reali fatti di cronaca nera riuscendo ad avvincerci dall' inizio alla fine, grazie soprattutto alla presenza di un' ottima gamma di personaggi primo fra tutti il protagonista, l' ispettore Corvo, che non potrete non amare. Il ritmo è ottimo e resta alto nonostante non ci siano scene di lotta, sparatorie o azioni da scarica di adrenalina, guidandoci all' interno di un' indagie di polizia molto realistica.

Bello, ma sicuramente molto più leggero, anche il simpatico Ghostgirl della Hurley: un libro senza dubbio concepito e scritto per un pubblico al femminile, che si fa leggere e gustare grazie soprattutto alla freschezza e leggerezza dei personaggi e edella trama, che nonostante ricalchi alcuni clichè tipici del genere "adolescenziale" riesce cmq ad essere avvincente ed intrigante. Grande punto di merito questo libro lo guadagna attraverso l' ottima caratterizzazione dei personaggi [ognuno vuole essere una critica più o meno esplicita verso la società adolescente americana] soprattuto della sfortunata Charlotte..
Per ultimo mi sembra doveroso rammentare 13 di Jay Asher: un romanzo dalla scrittura sempice dedicato anchesso ad un pubblico giovane, un efficace monito contro i soprusi che spesso si fanno senza neanche renderse conto alle altre persone. Un romanzo di grande impatto e di una forza incredibile, capace di catturarti e incatenarti alle sue pagine dall' inizio alla fine.

-Dal passato-




In primis sicuramente il grandioso Il nome della Rosa del nostrano Umberto Eco, un bellissimo thriller storico che ci cattura dalla prima all' ultima pagina: avvalendosi di frequenti citazioni latine, divagazioni storico-religiose-filosofiche e una sconfinata conoscenza del tempo e delle realtà medivali Eco costruisce un mondo estremamente reale nel quale si muovono personaggi splendidamente caratterizzati, che non potranno non rimanere nei nostri cuori. Sicuramente una delle migliori opere contemporanee, da annoverare senza dubbio già fra i grandi classici della letteratura moderna italiana e non.
Iperdibile anche l' ormai classico Misery del buon vecchio Stephen King: al top della sua bravura il nostro beniamino ci regala una storia palpitante ed angosciante che vede come protagonisti due personaggi veramente splendidi e perfettamente riusciti, riuscendo a coinvolgerci, soprattutto nei confronti del povero Paul, in un turbinio di follia e terribili torture..

-Menzione speciale-









Non poteva essere diversamente visto che per me quest' anno è stato letteralmente all' insegna di questa splendida trilogia :D! si parte con Uomini che odiano le donne, un thriller perfettamente riuscito nel quale Larsson da vita a due personaggi splendidi [soprattutto la problematica Lisbeth che io adoro ♥] che ci accompagnano in una storia di soprusi fatta di intrighi familiari, colpi di scena inattesi e indagini poliziesche ben ricostruite.
Si passa poi al secondo volume La ragazza che giocava con il fuoco: la caratterizzazione dei personaggi è sempre più forte, tanto da renderli praticamente vivi, e la serie di vicende ed intrighi che si susseguono senza pietà ci portano in un soffio verso l' atteso finale che non può non lasciarci col fiato sospeso in attesa palpitante di iniziare l' ultimo libro La regina dei castelli di carta.
Uno spaccato dai toni molto forti sulla politica e la burocrazia interna, e sui servizi segreti svedesi, dai chiari segni di denuncia, non sempre faccilissimo da leggere per chi come me non se ne intende di queste cose, ma dove ritroviamo i nostri amati personaggi e ne consociamo di nuovi, sempre magistralmente caratterizzati, e dove veniamo continuamente sorpresi da colpi di scena inaspettati; la storia iniziata nel precedente volume continua inarrestabile risucchiandoci completamente al suo interno, per condurci ad un degno finale che ci soddisfa pienamente. La bravura dell' autore stà, oltre che nel saper gestire bene i suoi personaggi e la storia, nel prendersi tutto il tempo necessario per far tornare tutto alla perfezione: non si lascia andare alla sintesi per rendere il libro più breve o più semplice, Larsson si prende tutte le pagine che servono per spiegare tutto quello che cè da spiegare.
In conclusione quindi un' ottima serie di libri che vi conciglio ancora una volta, e ancora di più, di leggere!

..mi scuso per l' enormità di questo post, ma spero di essere stata utile per lo meno per chi alla ricerca di qualche buon film o libro di questi non sapesse nulla, e cmq Buon anno :D!!!!












[per leggere le rensioni complete dei film e dei libri basta cliccare sulle relative locandine e copertine, o sul titolo-link. Per quanto riguarda le recensioni dei film horror verrete indirizzati sul blog Il Labirinto del Diavolo che gestisco insieme alla mia amica Midnight*]

I Maestri Oscuri

AUTORE: Karen Maitland;
TITOLO/LINGUA ORIGINALE: the Owl Killers, inglese;
ANNO/EDITORE: 2009, PIEMME;
COLLANA: -- [prima edizione]
GENERE: romanzo storico, paganesimo e stregoneria;
PAGINE: 466;
TRADUTTORE: Annalisa Crea;
ISBN: 978 88 566 0353 8;
PREZZO: 22,00;
CITAZIONE:
"L' altra notte è stato acceso un fuoco che non sarà mai spento.
E' appena iniziata la nuova era dei Signori del Gufo."


VOTO: ♥ ♥ / ♥
TRAMA:
1321, Inghilterra. Nel piccolo e rurale villaggio di Ulewic antichi rituali vengono perpretati nell' oscurità della notte; qualcosa di terribile è stato risvegliato: l' Uomo-Gufo.
Adesso i Maestri Oscuri hanno dalla loro parte un' arma micidiale con la quale tenere in pugno il già povero popolo della città. Ma non tutti si piegheranno sotto il loro pagano volere: un gruppo di beghine, donne che hanno spontaneamente deciso di vivere in comunità femminili dove vivere libere dall' uomo ma in comunità con il Signore, saranno le uniche a non voler scendere a patti con la setta del Gufo, neanche quando sarà la loro stessa vita a essere messa in pericolo con l' insidiosa accusa di stregoneria..

COMMENTO:
La storia viene di capitolo in capitolo raccontata da svariati personaggi, rendendoci così possibile rivivere lo stesso episodio da più punti di vista; anche se è la Marta governante che possiamo considerare un po' come il personaggio principale, essendo proprio lei a raccontarci la maggior parte della storia, o cmq ad interagire con quelli che poi saranno i risvolti più importanti.
Non lasciatevi però ingannare dalla trama: a leggerla sembra quasi di trovarsi di fronte ad un thriller storico, con la figura di queste donne quasi rivoluzionarie che insorgono contro i cattivi nella difesa del popolo.. in realtà ne "I Maestri Oscuri" non vi è una vera e proprio lotta di potere fra le beghine e la setta del Gufo, se non nel finale, ma vengono piuttosto narrate una serie di vicende riguardanti il paese di Ulewic, quelle di alcuni personaggi e quelle della vita nel beghinaggio, che in alcuni casi restano addirittura staccate dalla vicenda principale. Tutto nel complesso va a comporre un' interessante storia di contrapposizione fra paganesimo e religione e richezza e povertà, avvalorata da una buona ricostruzione storica e un' ottima scrittura: la Maitland riesce a rendere a pieno ogni situazione, soprattutto quelle di inquetudine e terrore, che, fortuna nostra, abbondano fino alla fine.
Nel complesso quindi un buon libro, perfetto da leggere soli soletti nelle notti di pioggia..

CONSIGLIATO: perchè no?
PRELUDIO:
"Giles sapeva che, prima o poi, sarebbero venuti a prenderlo. Non sapeva dove né quando, né quale castigo gli avrebbero inflitto, ma sapeva che sarebbe accaduto. Avevano lasciato un gufo morto davanti alla porta della sua capanna, nel cuore della notte. Lui non li aveva sentiti, ma nessuno mai li sentiva. All' alba, però, quando era uscito di casa per andare a lavorare nei campi del castello, l' aveva trovato lì, zuppo di pioggia: il loro segnale, il loro avvertimento.
Lo aveva sepolto in fretta e furia, prima che sua madre potesse vederlo. Non voleva che capisse quale destino lo attendeva. Era troppo vecchia e fragile e aveva visto troppe tragedie in vita sua per sopportarne un' altra. Ma da quel momento aveva aspettato che gli piombassero alle spalle e gli gettassero un cappuccio sulla testa mentre urinava contro un albero, o che lo colpissero alla nuca con una mazza ferrata mentre camminava lungo il sentiero, o che lo trascinassero giù dal letto nel cuore della notte. Avrebbero potuto rapirlo nella foresta o nella taverna o in chiesa. La mattina presto, la sera o nel bel mezzo della giornata. Per quanto stessi in guardia i Maestri Oscuri, i Signori del Gufo, riuscivano a trovarti, prima o poi. Non potevi fare altro che aspettare."

LINK UTILI:
Sito web ufficiale dell' autrice (EN)

PS.
Resta cmq del tutto inspiegabile come sia possibile che l' amante del prete diventi a metà libro un uomo: fino a quel momento tutto lasciava intendere che Hilary fosse una donna, anzi da un' affermazione di un altro personaggio si evince addirittura che sia una donna sposata; a metà libro però si inizia a parlare di "lei" al maschile, cosa che mi ha spiazziato un bel po' °_° mah..

Buon Natale


Buon Natale!!
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[in realtà sono un po' -tantissimo- arrabbiata perchè oggi lavoro tutto il giorno e non posso godermi questa adorata festa come faccio da 20 lunghissimi anni ç_ç, quindi scusatemi se non mi dilungo più di tanto in discorsi felici.. cmq il mio augurio è breve, ma sincero e spero veramente che almeno per voi sia un gioioso Natale ^^.
Colgo la palla al balzo, e mi scuso anche per la pessima periodicità con la quale ho aggiornato il blog ultimamente, ma fino all' inizio dell' anno nuovo il mio tempo libero per fare qualsiasi cosa che non sia riposare, scarseggia veramente tanto -_- perdono!]

A Serious Man

REGIA: Joel & Ethan Coen;
TITOLO ORIGINALE: A serious man;
ANNO/PAESE: 2009, U.S.A;
GENERE: vite alla deriva (?), commedia nera (?);
ATTORI PRINCIPALI: Michael Stuhlbarg, Richard Kind, Fred Melamed, Sari Lennick, Aaron Wolff;
DURATA: 105;
COLORE: a colori;
CITAZIONE:
"Così è la vita."


VOTO: **
TRAMA:
Larry Gopnik, un tranquillo professore di fisica, vive nell' ancora più tranquillo quartiere di St. Louis Park nel Minnesota. La sua monotona vita viene però sconvolta da una serie di eventi infelici: prima fra tutti la rivelazione da parte della moglie Judith di avere una relazione con Sy Ableman, un amico di famiglia, e la richiesta di un divorzio non solo legale ma anche rituale, in modo da potersi risposare nella fede; Larry è perciò costretto a lasciare il tetto coniugale e ad andare a vivere in un motel con il fratello disoccupato ed emotivamente disturbato.
Come se questo non bastasse un suo studente coreano non riuscendo a passare l' esame prova a corromperlo lasciando sulla sua scrivania una busta piena di soldi; una situazione imbarazzante che rischia di fargli perdere l' assegnazione della cattreda di ruolo.
Nella speranza di trovare delle risposte ai suoi problemi, e per fare felice la moglie, decide di chiedere consiglio a vari rabbini, ma la fede spesso pone più domande di quante risposte riesce a fornire..

COMMENTO:
Mah.. un grosso e sonoro mah.

Non si può dire che mi abbia fatto schifo, ma non si potrebbe nemmeno dire che mi sia piaciuto, anzi. A serious man è un film strano, per dei versi pretenzioso, per altri assolutamente insensato; in ogni modo impossibile da catalogare sotto un "genere".. Commedia? beh, apparte qualche simpatico espediente non è che si possa proprio ridere in questa pellicola; Tragico? il dramma cè, ma è più un sentore di fondo, e di certo non porta alla lacrima sul viso; Emozionale? ecco, emozione proprio zero.
Bella regia, per carità, molte sequenze interessanti, ma nel complesso il film non presenta scosse emozionali, e alla fine lascia un amarissimo senso di vuoto ed uno ancora più fastidiosissimo di incompiuto.
Come ha detto qualcun' altro, non basta una buona (e soprattutto famosissima) regia per salvare un film che non ci propone nulla, nemmeno un sentimento.

CONSIGLIATO: no.
TRAILER:

LINK UTILI:
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La Maledetta

AUTORE: Marc Pastor;
TITOLO/LINGUA ORIGINALE: La mala dona, spagnolo;
ANNO/EDITORE: 2008, Giano;
COLLANA: nerogiano;
GENERE: romanzo storico, poliziesco;
PAGINE: 234;
TRADUTTORE: Beatrice Parisi;
ISBN: 978 88 6251 054 7;
PREZZO: 16,00;
CITAZIONE:
"E' ora che la parete di segreti che si stà chiudendo
intorno a loro cominci a sgretolarsi.
Non immaginano l' orrore che c'è dietro."

VOTO: ♥ ♥ ♥
TRAMA:
Nelle sporche e indigenti strade della Barcellona dei primi del '900 si aggira un mostro che fa sparire bambini per ciparsi delle loro anime innocenti.
Ma è un mostro intelligente e non a caso rapisce bambini di prostitute e mendicanti, perchè sa che non sporgeranno denuncia e nessuno li verrà maia reclamare. Ma non ha fatto i conti con l' ispettore Moises Corvo, che nonostante le schiaccianti pressioni dall' alto non potrà non dargli la caccia, una caccia fino all' ultimo sangue.

COMMENTO:
Davvero un ottimo libro: questo astuto poliziesco mescola sapientemente e con intelligenza invenzione letteraria a fatti realmente accaduti [la spietata Enriqueta Marti Ripolles ha realmente terrorizzato la Barcellona degli anni '10] avvincendo il lettore dall' inizio alla fine, grazie anche, e soprattutto, alla splendida figura di Corvo, che non potrà non affascinarvi.
Il ritmo è ottimo e nonostante non presenti l' inserimento di lotte, sparatorie o azioni da scarica di adrenalina rimane costante e di alto livello, guidandoci in un' indagine poliziesca molto realistica. Questo tocco realistico sia nell' indagine che nella psicologia dei personaggi denota una grande e attenta ricerca e una grosse mole di lavoro alle spalle da parte dell' autore, Pastor, laureato in criminologia e che lavora alla polizia scentifica; non a caso quello che ci regala non è un semplice thriller, ma un ottimo poliziesco.
Nota:
La vicenda è raccontata da un narratore di eccezione, la Morte in persona. Questo interessante espediente ci permette di "vedere" la storia da tutti i punti di vista, e di approfondire, tramite testimonianze di parenti e conoscenti che altrimenti non avremmo potuto avere, il terrificante personaggio di Enriqueta.

CONSIGLIATO: si.
PRELUDIO:
"-Giselle, sei la miglior prostituta francese di tutte le prostitute francesi nate a Sant Boi.-
Moises Corvo è seduto da un lato del letto; sulle lenzuole stropicciate, macchie di altri clienti asciutte da settimane spigionano un pesante odore di sesso che aleggia nella camera. Il corpo di lei giace nudo sul letto, rannicchiato a forma di esse, con la chiena graffiata e due lividi all' interno delle cosce. I capelli sul cuscino e lo sguardo su Moises, attento, senza traccia di emozione, ma senza la paura che l' accompagna ogni volta che a letto con chiunque possa pagarle la cena. Moises Corvo la tratta bene, bene quanto è in grado di farlo quel pezzo d' uomo di quasi due metri e la voce tonante, fote come una quercia e con le braccia lunghe come quelle di una scimmia del circo. Giselle gli accarezza la schiena mentre si veste. Si è già infilato i pantaloni, le bretelle penzolano ai lati del corpo, la camicia come un fazzoletto nelle mani nodose. Si volta è la bocca sorride, a differenza degli occhi, così azzurri. Il viso di un quadro di El Greco, i capelli arruffati, le sopracciglia affilate come una firma notarile, il naso aquilino, pronunciato, come il labbro inferiore. Somigli al re, gli dice sua moglie quando è casa. E lui non sa mai se si riferisce al fisico o alla passione per le ragazze, che più nude e più viziose sono più gli piacciono."

LINK UTILI:
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Belli da vedere [vol. 4]

Eccoci con un nuovo volume di Belli da Vedere; stavolta torniamo un po' avanti negli anni, ma non troppo, e ci fermiamo nel '72 dove incontriamo Bernardo Bertolucci che da proporci ha una pellicola non da poco: Ulimo Tango a Parigi.
Probabilmente è un film che in molti ricorderanno per motivi ben diversi da quelli che proponiamo qui, ma se guardato con un occhio un po' più "tecnico" non possiamo non apprezzare i delicati rosa e giallo pastello che sembrano inondare l' appartamento di atmosfere di sogno, rendendolo ricettacolo di ogni desiderio e passione.










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-Perché hai frugato nella mia giacca?
-Per sapere qualcosa di te.
-Se vuoi sapere qualcosa di più
fruga dentro il mio slip.
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Babylon A.D.

REGIA: Mathieu Kassovitz;
TITOLO ORIGINALE: //;
ANNO/PAESE: 2008, U.S.A-Francia;
GENERE: azione, fantascienza;
ATTORI PRINCIPALI:
Vin Diesel, Mélanie Thierry, Charlotte Rampling, Lambert Wilson;
DURATA: 90;
COLORE: a colori;
CITAZIONE:

"In un mondo come questo,
la differenza la fa chi non ha paura di sporcarsi le mani."

VOTO: *
TRAMA:

In un immediato futuro sconvolto da terribili guerre, il mercenario Toorop viene incaricato (praticamente costretto) a trasportare in 6 giorni la giovane Aurora dalla Mongolia fino negli Stati Uniti.
Ma già dopo poco verranno attaccati da altri mercenari: il loro compito è uccidere Aurora.. cosa si nasconde dietro la sua misteriosa identità, e quale spietato gioco di potere si stà giocando sulla sua vita?

COMMENTO:
Questa astrusa e pretenziosa pellicola ci propone solo i soliti effetti speciali patinati e super spettacolari; le movenze super tamarre del buon vecchio Vin Diesel che si presta (non potrebbe essere altrimenti) ai soliti combattimenti praticamente volanti, lotta nella gabbia e l' ormai tradizonale inseguimento sui pendii innevati con le motoslitte; e l' occhio languido della bella Thierry.
Ma oltre a questo il nulla.
Persino il senso logico sfugge via lentamente (ammesso che ci sia mai stato) e alla fine non puoi che chiederti: "ma cosa stò guardando?"

CONSIGLIATO: assolutamente no.
TRAILER:

LINK UTILI:
Sito web ufficiale (IT)

Le creature selvagge

AUTORE: Dave Eggers;
TITOLO/LINGUA ORIGINALE: The Wild Things, inglese;
ANNO/EDITORE: 2009, Mondadori;
COLLANA: strade blu;
GENERE: fantasy, per bambini;
PAGINE: 233;
TRADUTTORE: Gianni Pannofino;
ISBN: 978 88 04 59414 7;
PREZZO: 17,00;
CITAZIONE:

"Doveva scegliere. Sarebbe rimasto dietro la tenda a pensare, a crogiolarsi nella sua confusione, o avrebbe indossato la sua pelliccia bianca per poi mettersi a ululare e a raspare per far capire a tutti chi è che comandava in quella casa e su tutto il mondo noto e ingoto?"

VOTO: ♥ ♥ / ♥
TRAMA:
Max, un ragazzino dalla fervida immaginazine, vive con la sorella maggiore e con la madre single. Un giorno ingaggia una lotta di palle di neve con gli amici della sorella, ma questi si lasciano prendere la mano e distruggono il suo igloo; Max ci resta malissimo, soprattutto perchè la sorella non fa niente per difenderlo.
Il giorno dopo la madre invita a cena il suo nuovo compagno, che ovviamente Max non sopporta.. indossa così la sua tuta-lupo nella speranza di attirare l' attenzione della madre, ma finendo solo per scatenare una violenta litigata, arrivando addirittura a morderla.. sentendosi indesiderato ed incopreso, e colmo di rabbia fugge via nella notte.
Arrivato ai confini di un immenso mare, monta su una barchetta e inizia a navigare in direzione della città dove abita il padre, ma dopo poco si rende conto di avre perso completamente l' orientamento.. dopo giorni e giorni di navigazione arriverà su una misteriosa isola dalla vegetazione fantasiosa e colorata, e popolata da miriadi di mini gattini, strani animali e soprattutto da 7 enormi e selvagge creature che lo incoroneranno loro Re a patto che lui riesca a farli felici.
Max sembra riuscire nel suo compito, ma i sentimenti delle creature, proprio come quelli delle persone, sono mutevoli e molteplici e non sempre è possibile rendere tutti felici..

COMMENTO:
Il libro è basato sulla sceneggiatura del film da poco uscito nelle sale "Nel Paese delle Creature Selvagge" , scritta dallo stesso Dave Eggers, a sua volta adattato dal libro illustrato (che purtroppo non ho ancora vuto il piacere di leggere) "Nel Pese dei Mostri Selvaggi" di Maurice Sendak.
La storia resta per molti aspetti fedele al film, in altri invece si prende delle libertà e narra più avventure (o più dettagliatamente) del piccolo Max e delle Creature. Sempre piacevelo e dalla scrittura scorrevole, è un libro che si legge più che piacevolmente, merito anche dei comportamenti molto realistici di Max che si comporta pensa e reagisce veramente come un bambino di 8 anni, facendoci affezionare e coinvolgere fino ad un finale ricco di sentimento e crescita.
Consigliato a tutti, anche ad un pubblico di bambini sull' etàdi Max, soprattutto se letto da un genitore :)


CONSIGLIATO: perchè no?
PRELUDIO:
"-Ti assicuro che non hai nulla da temere, Max. Tu sei il re. E al re non può accadere niente di male, tanto più se è un buon re. E io ho già capito che tu sarai un re davvero fantastico.-
Max fissò Carol negli occhi, grandi ognuno come un pallone da pallavolo. Erano di un verde castano caldissimo e sembravano sinceri.
-Ma io che devo fare?- domandò Max.
-Be', tutto quello che vuoi- rispose Carol.
-E che cosa dovete fare voi?- domandò Max.
-Tutto quello che vuoi tu-, rispose Carol, con una prontezza che finì per convincere Max.
-Allora, d'accordo- disse Max.
Max chinò il capo per accogliere la corona. Carol gli e la posava in testa con delicatezza. Era pesante: doveva essere fatta di ferro, e Max sentiva il metallo freddo sulla fronte. La corona però gli calzava a pennello, e Max sorrise. Carol fece un passo indietro, annuendo come se tutto fosse finalmente sistemato.
Il Toro sollevò di nuovo Max e se lo piazzò su una spalla; tornarono all' esterno lungo il tutnnel, tra le acclamazioni assordanti di tutte le bestie. Il Toro condusse in parata Max per la foresta, e tutti gridavano e ballavano in maniera veramente orribile - spruzzando saliva e muco dovunque - ma festosa. Dopo qualche minuto il Toro sistemò Max su un poggiolo erboso, e le bestie gli si raccolsero intorno, guardandolo pieno di aspettative. Max capì di dover dire qualcosa, e disse la sola cosa che gli venne in mente:
-Diamo inizio alla gran baraonda!-"

LINK UTILI:
*Recensione del FILM*

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