TITOLO/LINGUA ORIGINALE: La mala dona, spagnolo;
ANNO/EDITORE: 2008, Giano;
COLLANA: nerogiano;
GENERE: romanzo storico, poliziesco;
PAGINE: 234;
TRADUTTORE: Beatrice Parisi;
ISBN: 978 88 6251 054 7;
PREZZO: 16,00;
CITAZIONE:
"E' ora che la parete di segreti che si stà chiudendo
intorno a loro cominci a sgretolarsi.
Non immaginano l' orrore che c'è dietro."
VOTO: ♥ ♥ ♥
TRAMA:
Nelle sporche e indigenti strade della Barcellona dei primi del '900 si aggira un mostro che fa sparire bambini per ciparsi delle loro anime innocenti.
Ma è un mostro intelligente e non a caso rapisce bambini di prostitute e mendicanti, perchè sa che non sporgeranno denuncia e nessuno li verrà maia reclamare. Ma non ha fatto i conti con l' ispettore Moises Corvo, che nonostante le schiaccianti pressioni dall' alto non potrà non dargli la caccia, una caccia fino all' ultimo sangue.
COMMENTO:
Davvero un ottimo libro: questo astuto poliziesco mescola sapientemente e con intelligenza invenzione letteraria a fatti realmente accaduti [la spietata Enriqueta Marti Ripolles ha realmente terrorizzato la Barcellona degli anni '10] avvincendo il lettore dall' inizio alla fine, grazie anche, e soprattutto, alla splendida figura di Corvo, che non potrà non affascinarvi.
Il ritmo è ottimo e nonostante non presenti l' inserimento di lotte, sparatorie o azioni da scarica di adrenalina rimane costante e di alto livello, guidandoci in un' indagine poliziesca molto realistica. Questo tocco realistico sia nell' indagine che nella psicologia dei personaggi denota una grande e attenta ricerca e una grosse mole di lavoro alle spalle da parte dell' autore, Pastor, laureato in criminologia e che lavora alla polizia scentifica; non a caso quello che ci regala non è un semplice thriller, ma un ottimo poliziesco.
Nota:
La vicenda è raccontata da un narratore di eccezione, la Morte in persona. Questo interessante espediente ci permette di "vedere" la storia da tutti i punti di vista, e di approfondire, tramite testimonianze di parenti e conoscenti che altrimenti non avremmo potuto avere, il terrificante personaggio di Enriqueta.
CONSIGLIATO: si.
PRELUDIO:
"-Giselle, sei la miglior prostituta francese di tutte le prostitute francesi nate a Sant Boi.-
Moises Corvo è seduto da un lato del letto; sulle lenzuole stropicciate, macchie di altri clienti asciutte da settimane spigionano un pesante odore di sesso che aleggia nella camera. Il corpo di lei giace nudo sul letto, rannicchiato a forma di esse, con la chiena graffiata e due lividi all' interno delle cosce. I capelli sul cuscino e lo sguardo su Moises, attento, senza traccia di emozione, ma senza la paura che l' accompagna ogni volta che a letto con chiunque possa pagarle la cena. Moises Corvo la tratta bene, bene quanto è in grado di farlo quel pezzo d' uomo di quasi due metri e la voce tonante, fote come una quercia e con le braccia lunghe come quelle di una scimmia del circo. Giselle gli accarezza la schiena mentre si veste. Si è già infilato i pantaloni, le bretelle penzolano ai lati del corpo, la camicia come un fazzoletto nelle mani nodose. Si volta è la bocca sorride, a differenza degli occhi, così azzurri. Il viso di un quadro di El Greco, i capelli arruffati, le sopracciglia affilate come una firma notarile, il naso aquilino, pronunciato, come il labbro inferiore. Somigli al re, gli dice sua moglie quando è casa. E lui non sa mai se si riferisce al fisico o alla passione per le ragazze, che più nude e più viziose sono più gli piacciono."
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