TITOLO/LINGUA ORIGINALE: The interpretetion of murder, inglese;
ANNO/EDITORE: 2007, Rizzoli;
COLLANA: --
GENERE: thriller;
PAGINE: 465;
TRADUTTORE: Roberta Zuppet;
ISBN: 978 88 17 01595 0;
PREZZO: 19.00 euro;
CITAZIONE:
"La gioia più sublime è una fitta al cuore, e l' amore..
l' amore è una crisi dell' animo."
VOTO: ♥ ♥ / ♥
TRAMA:
New York, 1909: una ragzza dell' alta società viene ritrovata morta nel suo appartamento, brutalmente sfigurata e torturata.
Subito partono indagini in ogni direzione, ma non passa molto tempo che un' altra ragazza viene ritrovata vittima delle solite torture.. fortunatamente però la giovane Nora si salva, anche se in bilico con una grave crisi di nervi che potrebbe portarla alla follia.
Per cercare di aiutarla a superare questo difficile momento, e allo stesso tempo cercare di carpire qualche informazione sull' aggressore, viene chiamato il dottor Younger, un giovane psicanalista seguace delle teorie Freudiane, scienza ancora tutt' altro che affermata in campo medico.
Avvalendosi dell' aiuto proprio di Freud in persona, in viaggio in America per ritirare un prestigioso premio, in giovane dovrà addentrarsi nella mente sconvolta di Nora, attento a non farsi ingannare ne intrappolare in quel complicato labirinto.. ma non sempre le cose stanno come sembra.
COMMENTO:
Un thriller niente male, certo non pieno di azione, ma comunque capace di invogliarci alla lettura fino alla fine, anche grazie alla semplicità e alla buona scorrevolezza del testo; la trama non è scontata, anzi si rivela un insieme di intrighi ben orchestrati, che riescono a non cedere mai troppo, piacevolmente arricchita da numerosi ed inaspettati colpi di scena che si susseguono verso il finale.
La presenza di un personaggio realmente esistito come Sigmund Freud è davvero molto interessante, per nostra fortuna tralaltro l' autore non esagera con le sue apparizini facendolo diventare una specie di detective, ma si limita a usarlo come consulente per la psicanalisi di Nora; è chiaro quindi che buona parte del libro è dedicata ad un' indagine psicologica in termini psicoanalitici, a volte non molto chiari per chi come me non ne capisce nulla, ma che comunque non pregiudicano ne la lettura del libro ne la sua comprensione.
CONSIGLIATO: si.
PRELUDIO:
"La felicità non ha nulla di misterioso.
Gli uomini infelici si somigliano tutti. Una vecchia ferita, un desiderio inesaurito, uno smacco nell' orgoglio, l' offerta del proprio amore rifiutata ( o peggio ancora ignorata ) restano loro addosso per sempre, ed essi trascorrono ogni giornata avvolti in un sudario di istanti passati. L' uomo felice non si guarda indietro, nè del resto guarda avavnti. Vive nel presente.
Ma il guaio è proprio questo. C'è una cosa che il presente non è mai in grado di offrire: il significato. Le strade della felicità e del significato non coincidono. Per trovare la felicità, un uomo deve vivere nel momento, per il momento. Se, invece, anela al significato ( il significato dei suoi sogni, dei suoi segreti, della sua stessa estenza ) deve percorrere il passato, per quanto oscuro, e vivere per il futuro, per quanto incerto."
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