TITOLO/LINGUA ORIGINALE: Baltimore or, the Steadfast Tin Soldier and the Vampire, Inglese;
ANNO/EDITORE: 2007, Oscar Mondadori;
COLLANA: Piccola Biblioteca Oscar;
GENERE: horror, fantastico, vampiri,
PAGINE: 293;
TRADUTTORE: Stefano Di Marino;
ISBN: 978 88 04 58923 5;
PREZZO: 13,00;
CITAZIONE:
"Sono stato scelto per dare alle tenebre qualcosa da temere."
VOTO: ♥ ♥ ♥
TRAMA:
Il capitano Henry Baltimore conduce il suo plotone in una missione che si rivelerà un suicidio: i nemici gli hanno teso una trappola e neanche uno dei suoi uomini sopravviverà. Lo stesso Baltimore verrà ferito gravemente alla gamba sinistra.. ma al suo risveglio troverà qualcosa di più terribile della morte ad attenderlo: uno stormo di osceni pipistrelli giganti stà mangiando le carcasse dei soldati, e uno di loro sembra interessato anche al povero Henry. Riuscirà a salvarsi sfigurando il volto della creatura, ma non sa che questo gesto scatenerà una catastrofe senza eguali che solo lui potrà fermare.
Anni dopo, quando ormai la terra è ormai un luogo inospitale, sconvolta da una misteriosa "pestilenza", tre uomini dal passato inquetante, i soli che possano capire la vera origine del morbo che stà divorando l' umanità, riceveranno una insolita convocazione in una solitaria locanda.. che sia giunto il momento della resa dei conti finale fra Baltimore e la sua terribile nemesi?
COMMENTO:
Esclusa la prima parte, tutta la storia si svolge all' interno della locanda dove i tre amici di Baltimore si incontrano, ognuno dei quali racconda due storie: la prima il ricordo dell' ultima volta che hanno visto l' amico comune, e la seconda i loro incontri con il male, ogni volta sotto forma estremamente diversa, ma sempre ugualmente inquetante.
Queste storie nelle storie, per quanto sembrino [ed in effetti è così..] sviare dall' argomento principale risultano cmq molto interessanti, soprattutto qualla del dottor. Rose, molto suggestiva ed inquetante.. Nel complesso però non permettono di approfondire più di tanto la tormentata figura di Baltimore che invece meritava una buona fetta di centralità in più; nonostante questo resta comunque il protagonista indiscusso, nonchè un personaggio a dir poco figo.
Nel complesso quindi un libro semplice, ma interessante e di sicuro intrattenimento. Perfetto per chi ama Hell Boy, o le atmosfere cupe e illusorie del meno conosciuto Fafhrd and the Grey Mouser [sempre di M. Mignola], o in generale per gli amanti del fantasy-horror.
CONSIGLIATO: si.
PRELUDIO:
"In una fredda notte d' autunno, sotto un cielo nero, senza luna e senza stelle, il capitano Henry Baltimore stringe il fucile, scruta attraverso l' oscuro abisso del terreno della battaglia e, dentro di sè, comprende che quelli sono i campi di tortura dell' inferno e che la dannazione è in attesa solo pochi passi più in là.
Si ferma, un ginocchio a terra, le orecchie tese, ma l' unico suono che ode è il gelido vento autunnale che porta con sè il fetore della morte e della decomposizione. Baltimore rivolge un cenno agli uomini che arrancano nelle tenebre alle sue spalle, poi avanza acquattato verso un piccolo dosso che potrebbe essere un cumulo di terra smossa durante lo scontro, o una pila di cadaveri.
Si lascia cadere su un ginocchio dietro il rilievo che, in verità, è un semplice ammasso di terriccio accumulatosi durante lo scavo di una trincea. Ma Baltimore non prova sollievo scoprendolo, se non perchè il piccolo mucchio di terra fornisce un riparo migliore di quanto avrebbero fatto i cadaveri. I proiettili passano attraverso la carne putrefatta molto più facilmente che attraverso la dura terra.
Nel cuore della notte solo un folle tenterebbe di attraversare la Terra di Nessuno che separa il suo battaglione dagli avversari hessiani.La tundra massacrata è solcata da umide, fangose trincee e disseminata dei corpi dei morti.
Ma loro sono dei folli."
LINK UTILI:
--
Nessun commento:
Posta un commento