TITOLO/LINGUA ORIGINALE: Waiter Rant, inglese;
ANNO/EDITORE: 2009, Rizzoli;
COLLANA: 24/7;
GENERE: manuale per la sopravvivenza del cameriere, biografia di un cameriere;
PAGINE: 324;
TRADUTTORE: Elena Cantoni;
ISBN: 978 88 17 03304 6;
PREZZO: 16,00;
CITAZIONE:
"Com' era quell' adagio?
L' unica cosa che separa la civiltà dal caos sono tre pasti al giorno.
Agghiacciante."
VOTO: ♥ ♥
TRAMA:
Se pensate che quello del camerire sia un lavoro facile, da fare con disimpegno per tirare in tasca qualche soldo al fine settimana, avete sbagliato di grosso.
Lo sa bene l' autore di questo libro che dopo sette anni di servizio ai tavoli può ben dire che questo non è un lavoro ma un' arte. L' arte di sopportare i clienti maleducati e i colleghi isterici, di capire chi non vuole farsi capire, di riuscire ad indirizzare il cliente sul piatto che vogliamo noi, ma facendogli credere che l' ha scelto lui. E molto altro ancora.
Un simpatico e divertito racconto di vita, ma anche utile decalogo per saper riconoscere un bravo camerire, ma sopratutto per diventare un cliente perfetto.
COMMENTO:
Se siete mai stati, anche per un solo breve periodo, un cameriere, o avete in mette di gettarvi nel folle mondo del servizio al tavolo, questo è letteralmente il libro per voi.
Ovviamente fare il cameriere in America e sostanzialmente differente dal fare il cameriere in Italia, ma stringi stringi, differenze burocratiche e legali apparte, tutto il mondo è paese e vedrete che non potrete non rispecchiarvi nei panni del povero Dublanica.
Un libro divertente e divertito dove l' autore narra i dodici mesi in cui ha deciso di cambiare la sua vita, farcendoli di tutta una serie di aneddoti divertenti e considerazioni spietate su questo stancante lavoro, ma soprattutto sui terrificanti clienti che affollano le sale die ristornati, che troppo spesso vedono (o preferiscono vedere) i camerieri come servi della gleba.
Consigliatissimo quindi per chi, come me, lavora in questa categoria e vuole avera la conferma di non essere solo nelle sue disgrazie :) o per chi vuole diventare cameriere e vuole farsi un' idea di cosa stà per accadere alla sua vita. Ma sopratutto utile per aprire le menti dei clienti: non siamo i vostri schiavi, siamo gente che lavora, un po' di rispetto non guasta mai.
CONSIGLIATO: si.
PRELUDIO:
"Io faccio il cameriere. Servo ai tavoli in cambio di mance. A prima vista, si direbbe un mestiere elementare. Basta essere puliti, garbati, manifestare un minimo di attitudine alla vendita e ricordarsi di sorridere sempre. Facile, giusto?
Ma in che mondo vivete?
Oggi da un cameriere ci si aspetta che sia allergologo, sommelier, censore dell' abuso dei cellulari, fotomodello, confessore, intrattenitore, barman, medico d' urgenza, buttafuori, centralinista, barzellettiere, terapeuta, poliglotta, valvola di sfogo, sensitivo, maestro di bon ton e chef dilettante. La moderna pornografia televisiva - i programmi di cucina - ha generato un' inedica classe di avventori con aspettative culinarie esagerate. Secondo gli economisti, il comparto di ristorazione è un indicatore dello stato di salute economica di una nazione, ma io credo che lo sia anche di quella mentale. E lasciatemelo dire, la popolazione americana seduta ai tavoli dei ristoranti si compone per il venti per cento di psicopatici e disadattati. Bisognerebbe cominciare a correggere la Perrier con il Prozac."
LINK UTILI:
Il blog del' autore (EN) da cui è tratto il libro, in continuo aggiornamento.
2 commenti:
La copertina somiglia un sacco alla locandina di GOSFORD PARK! XD Personalmente, però, sono dubbioso riguardo ai blog convertiti in libro, credo sia meglio lasciare ad ogni medium il suo prodotto...
@ anonimo:
già infatti mi aveva attirato subito per quello XD
cmq il libro (oltre a raccontre gli neddoti della vita di un camriere) ruota proprio attorno al periodo di vita in cui l' autore decide di scrivere il libro, e quindi dare una svolta alla propria vita. Certo non è il libro del secolo, ma rimane cmq una lettura interessante :)
Posta un commento